Giovedì 24 luglio Ore 21
“Inaspettatamente. Storia e storie di Scandicci in parole e musica”
Il primo dei due appuntamenti, legati ma autonomi, sulla storia di Scandicci. Uno spettacolo avvincente e divertente per raccontare la Città di Scandicci, attraverso parole e musica. La Città ha una storia molto antica, il suo nome probabilmente deriva da “scandire”, che in latino significa “salire”, infatti i primi insediamenti erano dove adesso c’è Scandicci alta. Poi aneddoti storici molto curiosi, come il fatto che inizialmente la sede del Comune fosse a Firenze a Palazzo Albizi, e tanti altri, accompagnati dalla musica dal vivo.
Domenica 27 luglio Ore 18
“Alice Cascherina “casca” in collina”
Uno spettacolo tratto dalle favole di Rodari, l’indimenticato Maestro, ambientato nel mondo più bello che qualsiasi scrittore sia mai riuscito a creare, quello della fantasia. Per bambini da 0 a 99 anni, per riflettere e volare con l’immaginazione, virtù che in una società come quella odierna viene talvolta dimenticata. Alice Cascherina “cascherà” dagli alberi, si perderà nel parco; il suo adorato nonnino la rincorrerà ed insieme, tra un salto e tante risate, conosceranno meglio la natura che li circonda.
Giovedì 31 luglio Ore 21
“Inaspettatamente. Storia e storie di Scandicci in parole e musica”
Il secondo dei due appuntamenti, legati ma autonomi, sulla storia di Scandicci. Uno spettacolo avvincente e divertente per raccontare la Città di Scandicci, attraverso parole e musica. Racconteremo della difesa del Comune a cannonate da una spedizione fascista, avvenuta nel 1921 e descritta da Vasco Pratolini nel romanzo “Lo Scialo”. E delle storie dei personaggi che hanno fatto grande Scandicci negli anni, uno fra tutti, l’indimenticabile Sergio Staino, sempre accompagnati dalla musica dal vivo.
Domenica 3 agosto Ore 18
“Un signore di Scandicci”
“Un Signore di Scandicci buttava le castagne e mangiava i ricci. Un suo amico di Lastra a Signa buttava i pinoli e mangiava la pigna”. E noi, con questi meravigliosi personaggi creati da Gianni Rodari rideremo a crepapelle, ma vedremo anche come, al giorno d’oggi, talvolta il contenitore sia più importante e faccia dimenticare il contenuto. Beh, anche perché il suo cugino di Prato mangiava la carta stagnola e buttava il cioccolato!